In questi giorni, mentre facevo un po’ di ordine negli appunti, sono ritornato su un articolo pubblicato su Internazionale ancora a dicembre 2019, a traduzione di Bruna Tortorella , scritto nella sua versione originale da Oliver Burkeman per il quotidiano britannico The Guardian con titolo You can’t fix everything, so start by accepting life’s niggles . “Stile di vita zen”, “giardino zen”, “filosofia zen”, “meditazione zen”, “proverbio zen”, “atteggiamento zen”: al giorno d’oggi questo termine è riscontrabile in circostanze molto diverse tra loro, con accezioni non sempre del tutto chiare e quest’etichetta viene applicata quasi indistintamente ad ogni ambito della vita e del sapere. Ma cosa vuol dire con esattezza zen ? Non tutti però sanno che la parola zen è conosciuta in Occidente con la pronuncia giapponese, ma la versione originale, cinese, è 禅 ( chán ), corrispettivo del termine sanscrito dhyāna traducibile come “ visione ”, e in seconda battuta come “ meditazione ” intesa c
Cose che scrivo quando ho voglia, se ne ho voglia... un blog giustamente poco seguito.