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In mostra a Milano Utagawa Kuniyoshi, il Visionario del mondo fluttuante

Utagawa Kuniyoshi
L’universo femminile - Teppozu
Serie: Luoghi famosi di Edo (Tōto meisho)
1852 - 37,8 x 25,6 cm

Appena ho letto il comunicato non ho potute resistere e così, dopo la mostra del 2016 a Palazzo Reale, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dei rapporti diplomatici Italia-Giappone a distanza di quasi un anno, ieri sono tornato a Milano per ammirare «mondi bizzarri, paesaggi visionari, donne bellissime, ma anche attori kabuki, gatti, carpe e animali mitici e fantastici, oltre a leggendari eroi, samurai e briganti», ovvero i protagonisti delle opere di Utagawa Kuniyoshi (歌川 国芳, 1798 –1861), il visionario del “mondo fluttuante” (浮世絵, ukiyo-e).

«La mostra su Kuniyoshi rappresenta il completamento di un ciclo» spiega la curatrice della mostra Rossella Menegazzo, esperta di cultura giapponese. «Dopo Hokusai, Hiroshige e Utamaro era necessario rendere omaggio al quarto grande artista dell’ukiyo-e, Kuniyoshi. La sua opera è un ponte artistico tra il mondo classico e l’epoca moderna, tanto che potremmo dire che tutta l’arte pop giapponese nasce con lui: manga, anime, graphic design, ma addirittura il tatuaggio classico giapponese devono tantissimo a questo artista. Dedicare una mostra a Kuniyoshi è necessario e stimolante, perché permette di allargare anche la conoscenza del pubblico».

La mostra, prima rappresentazione assoluta italiana visibile presso il Museo della Permanente fino al 28 gennaio prossimo, propone una selezione di 165 silografie policrome (錦絵, nishiki-e), arrivano tutte dalla collezione privata Masao Takashima di Tokyo e sono di qualità eccellente.
Il percorso si divide in 5 sezioni tematiche: si parte con “Paesaggi” e “Beltà” dove lo spettatore si immerge nella seduzione del mondo dei quartieri di piacere e delle cortigiane, ma dove trovano posto anche ritratti di attori di kabuki (歌舞伎); si passa poi al pezzo forte, ovvero alla sezione “Eroi e guerrieri”, con una speciale sottosezione dedicata ai 108 “Eroi Suikoden”; infine le sezioni umoristiche dedicate ad “Animali e parodie” e infine i sui “Gatti”. Ogni sezione è introdotta da un pannello esplicativo che ne dettaglia in modo sintetico ma ben curato, il tema preparando lo spettatore allo spettacolo che da lì a breve si aprirà ai sui occhi.

Utagawa Kuniyoshi
Cortigiana
Serie: Le tre dure prove delle donne moderne (Tōsei sanpukutsui)
1833 - 22,0x29,0 cm

Utagawa Kuniyoshi
Arcobaleno primaverile (Haru no niji)
1836 - 22,7x30,3 cm

Utagawa Kuniyoshi
Teppozū
Serie: Luoghi famosi di Edo (Tōto meisho)
circa 1832-33 - 26,5x39,0 cm

Come spiegato nel sito dedicato alla mostra, la fama di Kuniyoshi è fondamentalmente legata alla serie di silografie policrome che illustrano i 108 eroi del romanzo Suikoden (水滸伝, o Gensō Suikoden, 幻想水滸伝, “Storia in riva all’acqua”, ma pubblicato in italiano con il titolo “I briganti”), divenuto un vero e proprio best seller in Cina e in Giappone alla fine del Settecento e in cui si ritrovano le avventure di una banda di briganti che si muovono a difesa del popolo stremato dalle ingiustizie e dalla corruzione governativa: personalità violente, potenti, armati, dai corpi muscolosi e coperti di tatuaggi che oggi ispirano manga, anime, tatuatori e disegnatori a livello internazionale. Ed è proprio con Kuniyoshi, formatosi sotto il maestro Utagawa Toyokuni (歌川豊国, 1769 – 1825), che si afferma il genere delle stampe di guerrieri (mushae).

Utagawa Kuniyoshi
Tenjiku Tokubei (Tenjiku Tokubei)
Serie senza titolo di stampe di guerrieri pubblicate da Kawaguchi
circa 1826-27 - 39x26,5 cm

Utagawa Kuniyoshi
La principessa Takiyasha risveglia uno scheletro mostruoso al palazzo di Sōma (Sōma no furudairi)
circa 1845-46 - 37,2x25,4 cm ciascuno

Utagawa Kuniyoshi
Giorno di buon auspicio.Kaidōmaru (Taian Kaidōmaru)
Serie:Il vanto di Kuniyoshi sulle sei condizioni della Natura(Rokuyōsei Kuniyoshi jiman)
1860 - 39x26,5 cm

Le sue immagini sono fantasiose, barocche, ricche di colori e densi di particolari minuti. I suoi personaggi sono imponenti, le azioni roboanti e occupano tutta la superficie illustrata: sia essa nel classico formato rettangolare, o in quello di un ventaglio rotondo (団扇, uchiwa) o che si tratti del più grande formato del trittico, da lui prediletto al punto di arrivare all’esattico.

Utagawa Kuniyoshi
Asahina Yoshihide combatte con due coccodrilli nel mare nei pressi di Kamakura Kotsubo osservato da Minamoto Yoriie (Minamoto no Yoriie kō Kamakura kotsubo no umi yūran Asahina Yoshihide shiyū no wani o torau zu)
1843 - 39x79,5 cm

Utagawa Kuniyoshi
Kanchi Kotsuritsu Shuki (Kanchi Kotsuritsu Shuki)
Serie: Uno dei 108 eroi del popolare Suikoden (Tsūzoku Suikoden gōketsu hyakuhachinin no hitori)
circa 1828-29 - 37,7x26,2 cm

Kuniyoshi si dedica anche ai ritratti di donne, bambini, attori kabuki – particolare rappresentazione teatrale sorta all'inizio del XVII secolo – e di fantasmi, altro genere amatissimo in Giappone e oggi più che mai di moda.

Utagawa Kuniyoshi
Rōri Hakuchō Chōjun (Rōri Hakuchō Chōjun)
Serie: Uno dei 108 eroi del popolare Suikoden (Tsūzoku Suikoden gōketsu hyakuhachinin no hitori)
circa 1828-29 - 39x26,5 cm

Utagawa Kuniyoshi
La principessa Tamatori ruba il sacro gioiello dal Palazzo del Drago (Ryūgū Tamatori hime no zu)
1853 - trittico di ōban - 37,7x25,5 cm ciascuno

Tuttavia il suo nome è soprattutto associato ai giochi illusionistici, fatti di ombre e di figure composite alla maniera di Arcimboldo, ovvero figure inserite in altre figure, e parodie di storie e battaglie con protagonisti animali, oggetti, dolci, cibi. Opere ironiche e umoristiche che giocano sui sentimenti e le emozioni come nessun altro artista ha saputo fare prima di lui.

Utagawa Kuniyoshi
Pesci rossi e pesci combattenti Serie senza titolo su creature acquatiche
circa 1842 - 36,7 x 11,8 cm

Utagawa Kuniyoshi
Composizione di pesci rossi che cantano“bonbon” (Kingyo zukushi bonbon)
circa 1842 - 23,2x17,3 cm

Utagawa Kuniyoshi
Fa paura ma è veramente una buona persona (Mikake wa kowai ga tonda ii hito da)
circa 1847 - 36,8x24,9 cm

La sezione “Gatti”, è infine dedicata alla passione forse più grande di Kuniyoshi, per la quale moltissime persone lo conoscono, e che, insieme agli eroi, costantemente presenti in tutta la sua opera, è uno dei temi che rendono la sua personalità ancora più misteriosa ed eccentrica.

Utagawa Kuniyoshi
Ragazza che gioca col gatto
Serie senza titolo di donne che si riflettono allo specchio
circa 1845 - 22,8x28,8 cm

Utagawa Kuniyoshi
Tagliarsi le unghie
Serie: L’universo femminile (Shinramanzō)
circa 1843-44 - 22,4x29,2 cm

L’abilità e la curiosità di Kuniyoshi lo portano a importanti novità in campo tecnico: attingendo a piene mani dalla pittura occidentale, arriva a imitare la resa dell’incisione da lastra di rame anziché da matrice in legno, distinguendosi così dai maestri del paesaggio Hiroshige e Hokusai.
Ma anche l’Occidente lo ha molto amato, dall’arrivo delle riproduzioni delle sue opere in Europa e particolarmente in Francia (Monet ne aveva alcune appese nella cucina della sua famosa casa a Giverny), fino ai giorni nostri e alla cultura pop contemporanea.
La sua è stata una figura poliedrica e intrigante, sia per la varietà dei soggetti, sia per la ricchezza della tecnica, che ha dato vita a una scuola portata avanti per generazioni anche dopo di lui.

Utagawa Kuniyoshi
Proverbi illustrati [con i gatti] (Tatoe zukushi no uchi)
1852 - 35,2x24,4; 35,2x24,6; 35,3x24,5 cm ciascuno

Utagawa Kuniyoshi
Polipo (tako)
Serie: Caratteri calligrafici formati da gatti (Neko no ateji)
circa 1842 - 36,1x24,6 cm

Come detto la mostra, aperta tutti i giorni dalle ore 9,30 alle 19,30, sarà visibile fino al 28 gennaio prossimo e nel biglietto di ingresso è compresa anche l’audioguida che attraverso la voce di Rossella Menegazzo vi guiderà nelle varie sale alle scoperta di queste magnifiche opere.

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