Nei giorni scorsi è venuto a mancare Hideo Azuma (吾妻 ひでお), autore di fumetti manga noto per opere come Pollon e Nanà Supergirl, serie che popolano i ricordi della mia infanzia (e non solo 😉). La notizia è stata data per volontà della famiglia a funerali privati avvenuti: secondo il suo profilo Twitter è morto il 13 ottobre in un ospedale di Tōkyō in seguito alle complicazioni di un tumore all’esofago di cui soffriva da tempo.
吾妻ひでお(本名:吾妻日出夫)、かねてから食道がん治療中でしたが、2019年10月13日未明、都内の病院で永眠いたしました。享年69歳。ここに謹んでご報告申し上げます。合わせて永年の読者の皆様のご支援と励ましのお言葉に改めて御礼申し上げます。
— 吾妻ひでお (@azuma_hideo) October 21, 2019
Noto al pubblico italiano per le essere l’autore delle
trasposizioni animate dei manga C’era una volta... Pollon (おちゃめ神物語コロコロポロン, Ochamegami
monogatari korokoro Poron, lett. “La
storia della piccola dea cicciottella Pollon”) e Nanako SOS (ななこSOS), fra le altre sue opere si possono ricordare anche Due ragazzi e cinque vicine di casa (ふたりと5人, Futari
to Gonin) e Un angelo disperato (やけくそ天使, Yakekuso
Tenshi).
Merita invece una menzione a parte Il diario della mia scomparsa (失踪日記, Shissō Nikki), opera dove l’autore ripercorre le tappe della sua depressione e illustra i suoi “giorni matti”: l’improvvisa sparizione e il tentato suicidio, la vita da clochard e quella da operaio, l’alcolismo e il ricovero forzato in ospedale. Un racconto autobiografico che rivela, con peculiare ironia, il lato più nascosto non solo della sua vita, ma di quella, più in generale, del fumettista. “La realtà per me era così dura”, racconta Azuma, “che a un certo punto decisi di rifugiarmi nell’alcool. Divenire un alcolizzato, con tanto di ricovero in ospedale, fu comunque un’esperienza preziosa, anche se tutt’ora non riesco a liberarmi da questo male di vivere”. Il manga di Hideo Azuma, edito in Italia da J-POP Manga, si è aggiudicato il Premio culturale Osamu Tezuka (手塚治虫文化賞, Tezuka Osamu Bunkashō) nel 1997 e il Premio Seiun (星雲賞, Seiun shō, “Premio Nebulosa”) nel 2006 come miglior opera di saggistica, riconoscimenti molto importanti che segnarono in maniera rilevante la sua carriera.
Merita invece una menzione a parte Il diario della mia scomparsa (失踪日記, Shissō Nikki), opera dove l’autore ripercorre le tappe della sua depressione e illustra i suoi “giorni matti”: l’improvvisa sparizione e il tentato suicidio, la vita da clochard e quella da operaio, l’alcolismo e il ricovero forzato in ospedale. Un racconto autobiografico che rivela, con peculiare ironia, il lato più nascosto non solo della sua vita, ma di quella, più in generale, del fumettista. “La realtà per me era così dura”, racconta Azuma, “che a un certo punto decisi di rifugiarmi nell’alcool. Divenire un alcolizzato, con tanto di ricovero in ospedale, fu comunque un’esperienza preziosa, anche se tutt’ora non riesco a liberarmi da questo male di vivere”. Il manga di Hideo Azuma, edito in Italia da J-POP Manga, si è aggiudicato il Premio culturale Osamu Tezuka (手塚治虫文化賞, Tezuka Osamu Bunkashō) nel 1997 e il Premio Seiun (星雲賞, Seiun shō, “Premio Nebulosa”) nel 2006 come miglior opera di saggistica, riconoscimenti molto importanti che segnarono in maniera rilevante la sua carriera.
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