Per chi cammina in montagna il pino mugo (Pinus mugo) non è certo uno sconosciuto, non fosse altro perché in estate, sui sentieri attorno ad esso, il caldo diventa opprimente.
Durante le passeggiate sulle Alpi è quindi facile incontrate questa pianta in quanto cresce su terra acida da circa 1.600 m fino a 2.600 m di quota. Predilige suoli detritici parzialmente consolidati, ad esempio alla base di ghiaioni o di conoidi di deiezione, dove i suoi rami forniscono un’utile protezione contro valanghe e slavine, frenando anche lo scivolamento delle masse nevose sui fianchi più inclinati delle valli. La pianta quindi d’inverno è esposta a tanta neve e temperature aspre, d’estate invece tanto sole e temperature alte.
Il pino mugo, o semplicemente mugo, amante della luce e del freddo, è simile a un cespuglio e può diventare alto fino a 3 metri. I suoi rami elastici e ricurvi si adagiano al suolo, resistendo a qualsiasi tipo di tormenta di neve. Il legno è duro ed emana un gradevole odore di resina. Dal momento che fusto e rami non raggiungono grossi diametri, essi vengono utilizzati principalmente per lavori di tornitura o come legna da ardere.
L’origine del nome del genere Pinus è controversa. Quella più plausibile è che derivi dal latino pix, picis che significa resina, in riferimento all’essudato che la pianta produce dalla corteccia. Il nome della specie mugo invece proviene dal francese antico musguet, termine con il quale veniva indicato un animale dotato di ghiandole che emanano un profumo aromatico e muschioso, per il profumo dell’olio essenziale della pianta.
Già da tempo l’uomo ne conosce forza e proprietà e dai suoi rami estrae una miscela di oli essenziali nota come mugòlio. Questo olio ha proprietà balsamiche, espettoranti, antinfiammatorie, antisettiche e diuretiche. Il mugolio è il rimedio ideale nelle affezioni delle vie respiratorie (raffreddori, riniti, laringiti, tracheiti), dei bronchi (asma, tosse e bronchite) e dei polmoni. Proprio per questo viene utilizzato nella cosmetica come ingrediente in saponi e detergenti, grazie al suo effetto deodorante e purificante sulla pelle, mentre in cucina è impiegato nella preparazione di caramelle balsamiche, liquori e grappe dall’effetto digestivo.
La prossimi volta che passerete accanto ad un mugo, forse, non penserete solo al caldo che emana, ma anche a quanto bene questa magnifica pianta porta alla montagna e a tutti noi.
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