« Le coincidenze a volte sono i segnali misteriosi della vita ai quali bisogna credere. » Sì, una coincidenza… Le parole di Romano Battaglia sembravano scritte apposta per me. Perché erano già passati cinque anni da quel primo viaggio, cinque anni di cambiamenti, di maturazione, di avventure, di delusioni, di nuove scoperte, di sconfitte, di nuove passioni, ma una certezza mi era rimasta nel cuore. Il ricordo di quel dolce contrasto che mi aveva pervaso la mente, tutto quel continuo oscillare fra modernità estrema e tranquillità rurale, quel misto fra grattacieli e templi antichi, fra risaie e mare, fra laghi e montagne, tra innovazione e tradizioni, mi stavano ancora chiamando. Forte, prepotente, da starci quasi male. Sì, una coincidenza… Quelle poche parole di Giovanni, quel suo semplice invito a fargli visita per la fioritura dei ciliegi. No, non potevo certo sottrarmi; la valigia era pronta, la meta era di nuovo quella, e nella testa lo stesso pensiero di cinque anni prima: “ Giapp
In questi giorni, mentre facevo un po’ di ordine negli appunti, sono ritornato su un articolo pubblicato su Internazionale ancora a dicembre 2019, a traduzione di Bruna Tortorella , scritto nella sua versione originale da Oliver Burkeman per il quotidiano britannico The Guardian con titolo You can’t fix everything, so start by accepting life’s niggles . “Stile di vita zen”, “giardino zen”, “filosofia zen”, “meditazione zen”, “proverbio zen”, “atteggiamento zen”: al giorno d’oggi questo termine è riscontrabile in circostanze molto diverse tra loro, con accezioni non sempre del tutto chiare e quest’etichetta viene applicata quasi indistintamente ad ogni ambito della vita e del sapere. Ma cosa vuol dire con esattezza zen ? Non tutti però sanno che la parola zen è conosciuta in Occidente con la pronuncia giapponese, ma la versione originale, cinese, è 禅 ( chán ), corrispettivo del termine sanscrito dhyāna traducibile come “ visione ”, e in seconda battuta come “ meditazione ” intesa c